IL MAESTRO

 

È un pomeriggio caldo di una domenica primaverile ma non è una domenica come tante. Mi trovo in una palestra insolitamente gremita di gente di tutte le età. È una marea bianca, caotica e in attesa. Dei bambini giocano rincorrendosi e driblando chiunque si trovi loro davanti. Un signore dalla folta barba bianca, l’unico vestito con un karategi nero, medita in un angolo nella posizione del loto. Un gruppetto di ragazzi si riscalda saltellando. Io sono intenta a fare esercizi di stretching ma, insolitamente, sono pervasa da un senso di eccitazione e di preoccupazione allo stesso tempo. Sono eccitata, come d’altra parte lo sono tutti intorno a me, perché sta per arrivare “il Maestro”. Sono preoccupata perché desidero dare il meglio di me. L’ eccitazione cresce, si sente, è reale, è ormai palpabile sulla pelle e finalmente …. 

Finalmente eccolo arrivare il Maestro. Di lui ho sentito tante storie affascinanti. Conoscitore della cultura tibetana perché vissuto per molti anni in un monastero buddista. Giornalista ed artista. Uno dei migliori maestri dello stile Shotokan in Italia. Vederlo lì, d’avanti a me, maestoso … La sua maestosità e il suo fascino non dipendono dal suo fisico. Certo è un bell’uomo. Alto, snello, muscoli tonici e scattanti. Ha una lunga e folta capigliatura nera raccolta dietro alla nuca a formare una coda che lo fa sembrare un samurai. Il suo sguardo, dagli occhi vitrei ed un po' strabici, lo rende impenetrabile. Quello strabismo incute un certo senso di timore. Parla poco, sorride poco ma non si dispensa a dare affabilmente consigli, tecnici ma non solo, a chi glieli chiede. Il pomeriggio passa, l’allenamento con il maestro è stato duro ma, guardandomi intorno, mi accorgo che tutti abbiamo lo sguardo di chi ha appena vissuto un’esperienza bellissima ed interessante. Un’esperienza che ha appagato i nostri animi. Ho finalmente compreso il perché di cotanta fama. Con il suo modo di fare non è solo il maestro di Karate ma è il Maestro di vita.  Da allora e sino a quando, con la sua proverbiale coerenza, non si è ritirato a vita privata, io l’ho sempre seguito. Per me è sempre stato il simbolo della correttezza, della lealtà, del rigore e della passione in ciò che si fa. Per me è stato, e lo sarà sempre, il faro nel buio della notte. Per me è stato, e lo sarà sempre, “il Maestro”.

                                                                                                             The Brave

Un'amica mi ha chiesto di scrivere, per la sua associazione ed il suo canale youtube, un breve racconto su un episodio vissuto o una persona incontrata che, in qualche modo, avesse influenzato la mia vita. 

Con i miei "Voli Pindarici" sono andata a ritroso nel tempo e ...  ecco il mio breve racconto

E tu? Hai anche tu incontrato un amico, un tuo insegnante o un perfetto sconosciuto che, con il suo modo di fare o di parlare ti ha fatto, anche solo, riflettere?

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