Le vibrazioni eteree del pensiero libero

sabato 1 gennaio 2022

LA VOCE DEL SILENZIO - Parte II

Immagine realizzata da uno studente       Tecnica del Carboncino Multimediale 

Come anticipato nel post precedente, vi propongo una parte del copione dello spettacolo "La Voce del Silenzio" che i miei Voli Pindarici hanno partorito in occasione di un progetto teatrale al quale ho preso parte qualche anno fa. 
Ben consapevole che le sensazioni più vere sono figlie anche dal contesto in cui nascono e si evolvono, ecco un breve estratto del copione: 

primo Atto: IL DISTACCO

(Sottofondo musicale che rievoca il mare; il sipario si apre. A sinistra, di spalle al pubblico, un ragazzo che, seduto su una piccola roccia, contempla il tramonto sul mare. Sullo sfondo un maxischermo, su cui è proiettato il video di un tramonto sul mare. La scena è quasi immobile: il ragazzo è assorto nei suoi pensieri ed ogni tanto sospira. Di tanto in tanto lancia nel mare dei sassolini. Ad un certo punto, con lentezza, si alza, si gira verso il pubblico, inizia ad interloquire con esso)

TIMMY: Bello vero?… Questo tramonto... il rumore delle onde tra gli scogli... Questa pace!

(ha l’aria triste) Già... questa pace... (lancia con stizza un sasso nell’acqua) Un tempo tutto questo per me era meraviglioso... Ricordo quei pomeriggi quando, dopo la scuola, venivo qui, a godermi ore serene con Miriam...

(all’improvviso si odono delle voci indistinte in lontananza che si avvicinano sempre di più. Irrompono sulla scena, da diversi punti del palcoscenico, dei danzatori)

VOCI: (Correndo caoticamente e avvicinandosi uno alla volta a Timmy, gli sussurrano all’orecchio, mentre quasi lo sfiorano) Miriam…Miriam… Miriam!

TIMMY: Dove sei? …Dove sei? (inseguendo con lo sguardo i danzatori che gli volteggiano intorno)

[...]

(TIMMY continua a guardarsi attorno attonito. Non capisce che cosa stia succedendo. All’improvviso vede, in mezzo ai danzatori e in lontananza, una figura diafana. Riconosce Miriam la quale gli si avvicina lentamente, sorride protendendo le braccia per abbracciarlo)

TIMMY: (incredulo ma contento) Miriam… Sei proprio tu? Miriam...

MIRIAM: (abbracciandolo e prendendogli le mani) Certo… (sorridendo) Non mi riconosci? Ti sei già dimenticato di me?

[...]

TIMMY: (dispiaciuto) Mi dispiace ma … dal tuo incidente … ho perso l’ispirazione

MIRIAM: (sollevando le spalle e sorridendo) Non importa... e dimmi … a scuola?

TIMMY: (preoccupato e pensieroso, abbassa lo sguardo come se si vergognasse) Ehh!! …sempre lo stesso. (Guarda nuovamente Miriam) Non riesco a capire i miei compagni. Con i loro stupidi discorsi sulla moda, sul cellulare più costoso,… su quella o questa sostanza da sballo … certe volte proprio non li sopporto… Quando torno a casa, poi… beh… per la verità … (questa volta si rivolge verso Miriam sorridendo) … non è che abbia tanta voglia di studiare. Apro i libri, i quaderni e …mamma mamma! Che noia! … (Solleva le spalle sorridendo) Mi addormento e così …meglio  mettere le mie cuffie e... (ridendo ed alzando il tono della voce) vai con la musica … la musica …sì… è uno sballo!

MIRIAM: (ride e lo abbraccia)… non sei cambiato per niente, eh!… (ride di nuovo)

TIMMY: Già… anzi… [...] ... ma tu…dimmi… cosa fai qui?… come... (viene interrotto dalla mano di Miriam che gli sfiora la bocca delicatamente come per zittirlo).

[...]

MIRIAM: (seria ma con fare materno)… Il mio tempo qui è oramai scaduto……..non potrò più venire a trovarti… non potrò più consigliarti… non potremo più godere insieme i bei tramonti. (Guardandolo intensamente negli occhi e tenendogli entrambe le mani a braccia tese) Di questo te ne devi fare una ragione… Se vuoi che io stia bene lì dove andrò… (solleva lo sguardo verso il cielo e fa una pausa)… devi trovare in te stesso la forza per reagire ed essere migliore di quanto tu già non lo sia … (gli sorride affettuosamente accarezzandogli le mani)

[...]

TIMMY: (con aria sommessa)... non credo di essere capace… (si rivolge verso il pubblico quasi ad interloquire con esso)… tutti mi considerano un fallito!

MIRIAM: (cercando di convincerlo) Tu sai che non è così….. (si tocca il petto con le mani incrociate)… Io… (sorride) .so che non è così… io ho fiducia in te… vedrai…. anche gli altri avranno fiducia in te … (si rivolge verso il pubblico) Non è vero?

[...]

MIRIAM: È ora… devo andare … (Con aria allegra)… non mi dimenticare … non mi dimenticare… e… ogni tanto… portami un fiore

[...]

(Mentre Mirian pronuncia queste parole entrano sul palcoscenico i danzatori che, come nella scena iniziale, accompagnano Mirian verso l’uscita dalla scena. [...] Tra lui e lei, volteggiano i danzatori)

TIMMY: (continuando a guardarla serenamente mentre esce)… Lo farò Miriam… lo farò…

[...]

TIMMY: (rivolgendosi al pubblico… non la dimenticherò mai… è sempre stata per me la mia coscienza ed ora… devo camminare da solo… ma… lo farò per lei… non la deluderò

(Sul palcoscenico c’è nuovamente silenzio. Tutte le luci si spengono ed il sipario si chiude)


secondo Atto: La Rinascita

([...] Dai due lati delle quinte entrano due gruppi di danzatori. Muovendosi in diagonale si incontrano al centro del palcoscenico. Contemporaneamente inizia la musica che deve evidenziare la lotta interiore del Timmy, schivo e solitario, che si oppone al nuovo Timmy allegro e spensierato. I danzatori iniziano a danzare la lotta allegorica sotto una luce stroboscopica. [...])

[...]

TIMMY: (con tono allegro)… Mamma… papà… venite qui… voglio dirvi una cosa … (Timmy entra in scena e, sempre sorridendo)… buon giorno mamma… le si avvicina e le dà un bacio sulla guancia

GIUSY: (con aria stupita ma continuando ad apparecchiare) … Ciao Timmy … lo guarda intensamente e sempre con aria stupita) … cosa ti è successo?... stamattina… mi sembri diverso… quasi strano

TIMMY: (ridendo)… dov’è papà… è già andato via?

[...]

TIMMY: Pà… lo so… (gli sorride, li guarda nuovamente entrambi)Papà… mamma… vorrei che stasera andassimo tutti e tre in pizzeria … (ci pensa) o dove volete … vorrei stare un po’ insieme a voi … che ne dite?

GIUSY: (guardando Alfonso con aria allegra) È una bella idea… è da tanto che non facciamo qualcosa tutti e tre insieme…

[...]

TIMMY: Mamma….non faccio colazione oggi... ho voglia di fare una passeggiata prima di andare a scuola. (Guardando la madre con aria canzonatoria)… A scuola prenderò un altro due ma ti prometto… (la guarda con serietà) sarà l’ultimo.

(Le manda un bacio e, prendendo  lo zaino che si trova sul divano, si allontana verso il centro del palcoscenico)

[...]

([...]Si accendono le luci sull’altra scena: banchi di scuola, cattedra, lavagna e sedie)

[...]

(Intanto incominciano ad arrivare , a gruppetti, gli altri compagni di scuola)

[...]

ANGELICA: Ivano… dove stai con la testa?… non sai che oggi i prof sono impegnati per…beh… non so per cosa … (c’è un attimo di esitazione) Ma noi usciremo alla fine della prima ora… questo è certo

SONIA: Ehi, ragazzi… cosa facciamo dopo?

TIMMY: (rivolgendosi a tutti i ragazzi) Che ne pensate… (Viene interrotto da Simona)

SIMONA: (rivolgendosi a Timmy con aria canzonatoria) Perché…(ride rumorosamente)… sai pensare?

TIMMY: (senza cogliere la sfida e con aria di sufficienza riprende) Stavo pensando… è una bella giornata… il pomeriggio abbiamo tutto il tempo per studiare… chi vuole venire in spiaggia. Possiamo starci tutta la mattinata... insieme!

VERONICA: (guardando con aria interrogativa Timmy) Timmy … non ti ho mai visto così allegro… ma sei la stessa persona?… (Rivolgendosi verso tutti)… sto ragazzo mi piace proprio… lo preferisco così … (si mette a ridere)

EMILY: Comunque… io ci sto … è una bella idea. Chi vuole venire… ci vediamo in spiaggia dopo la scuola

[...]

([...] sul megaschermo ricompare l’immagine del mare. I ragazzi irrompono sulla nuova scena schiamazzando allegramente e rincorrendosi caoticamente. Si mettono chi a giocare, chi a correre...)

[...]

VERONICA: Ci vediamo stasera?

TIMMY: (mentre si alza e le da un bacio sulla guancia) Magari domani sera… stasera andrò a fare una pizza con i miei genitori… abbiamo molto da dirci

VERONICA: (sorridendo e ricambiandogli il bacio sulla guancia) Va bene… ciao (si allontana)
A domani

(Sulla scena rimane solo Timmy)

TIMMY: (rivolgendosi al pubblico allegramente) Mi sento proprio bene… mi sento diverso e mi piace… sapete… adesso per me… si… è bellissimo anche ascoltare il silenzio. Si… vi siete mai fermati ad ascoltare  “la voce del silenzio”?.... è bellissimo…provate!

(Timmy si allontana lentamente e scompare dietro le quinte mentre, nuovamente, la scena cambia. [...] Accompagnato dai danzatori che gli sono andati incontro, raggiunge il centro del palcoscenico. I danzatori si fermano come statue e l’attore inizia a recitare, ed è l’epilogo, una poesia. Al termine un attimo di pausa ed il sipario si chiude)

                                                                                                                                                     The Brave


Spero che un giorno possa rifare questa esperienza e, magari, riproporre questo mio inedito. Intanto voi cosa ne pensate?  Riuscite ad immaginare la rappresentazione sul palcoscenico?  Riuscite ad immaginare il lavoro preparatorio? Quali sensazioni vi ha suscitato la lettura di questo post? 

Aspetto i vostri commenti 😉

19 commenti:

  1. Onestamente non

    Dovrei vederlo dal vivo
    Parlo per me

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    1. Ciao Donato. Intanto ti auguro un Buon Anno 2022. Per rispondere al tuo commento, si hai ragione. Non a caso, nell'introduzione del post, ho scritto che le sensazioni, per essere tali, devono essere contestualizzate. E contestualizzare, in questo caso, significa considerare la scenografia, considerare la coreografia, considerare i suoni e le musiche proposte in un punto particolare della scena. Significa considerare il tipo di danza ed l loro significato dato che si trattava di danze allegoriche. Soprattutto considerare il lavoro che c'è stato prima di arrivare a tutto questo. Due incontri pomeridiani settimanali da gennaio a giugno fa comprendere la mole di lavoro. Bisogna anche considerare che molti ragazzi che hanno partecipato al progetto non sono saliti sul palcoscenico in quanto hanno ricoperto ruoli diversi. Ad esempio i tecnici del suono o delle luci ecc. Quindi un lavoro di preparazione a 360 gradi. Ed allora, poiché non è possibile considerare oggi tutto questo, è implicito uno sforzo di immaginazione con la speranza che il lavoro possa essere riproposto. In tal caso sarai il benvenuto 😀😘

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  2. Bello, ci fa riflettere su le cose veramente importanti.
    Auguri a tutti per un anno migliore

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    1. Infatti hai colto nel segno. E considera che il copione è stato scritto sulla base di alcuni pensieri e storie uscite fuori dai vissuti dei ragazzi stessi che hanno partecipato al progetto. Buon anno anche a te e a tutti coloro che leggono il blog

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  3. Magnifica esperienza didattica magari da replicare nel 2022. Complimenti

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    1. Grazie mille. Si me lo auguro che possa essere replicata anche perché è sicuramente un momento di crescita per tutti, discenti e docenti. Probabilmente non sarà quest'anno perché, ad oggi, non ci sono le condizioni giuste ma rimane sempre il mio sogno nel cassetto.

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  4. Contenuti e suggestioni: la magia del teatro al servizio della scuola e dei giovani

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  5. Bellissima esperienza, sei stata brava, devi continuare a coltivare questa passioni. Certo non è un lavoro facile ma regala soddisfazione e emozione,sicuramente è bello riuscire a coinvolgere i ragazzi.certamente è da riproporre.

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    1. Si è da riproporre perché ritengo che abbia anche una elevata valenza didattica-educativa. Inoltre i ragazzi, spesso, non hanno idea di cosa significhi creare dal nulla uno spettacolo teatrale. E quale sia tutto il lavoro che c'è dietro anche, ma non solo, di natura introspettiva come ho già scritto nel post precedente. Insomma un lavoro complesso. Alla fine i ragazzi sono rimasti contentissimi di ciò che hanno realizzato e di come lo hanno realizzato. Questo, per un docente, è il massimo della soddisfazione

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  6. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  7. Bella storia... Sicuramente da replicare. Nel corso della vita ci sono momenti belli, ma tanti sono anche quelli che ci fanno sentire soli, abbandonati, incapaci di riprendere il cammino e a volte basta un piccolo sguardo, una carezza, un incoraggiamento, per rimettersi di nuovo in moto e riprendere nuovamente più e meglio di prima. Buon anno!

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    1. Grazie. Si è esattamente così. Capita di attraversare momenti meno belli della nostra vita. Per venirne fuori bisogna intanto credere in se stessi ma spesso è fondamentale, come giustamente dici tu, anche la sola presenza di una persona speciale in grado, anche con il semplice fare, di risollevarti.
      Buon anno anche a te e grazie per il tuo contributo

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  8. Ho letto solo adesso.bel messaggio da dare ai giovani:la riscoperta del proprio senso.

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  9. Bellissimo lavoro: i personaggi descritti, le loro emozioni e le sensazioni provate, i paesaggi che sembrano partecipare ai dialoghi; un messaggio che arriva e coinvolge, tutto ha un senso, persino il silenzio e le pause arrivano al lettore o allo spettatore . Un testo che offre innumerevoli spunti per la riflessione personale e collettiva e per gli approfondimenti sia degli argomenti trattati che delle emozioni emerse e suscitate. I miei complimenti. Giovanna Cranco

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    1. Giovanna bellissime parole le tue. Sembra quasi una recensione. Hai saputo cogliere perfettamente le sensazioni e le emozioni che volevo trasmettere attraverso la lotta interiore di un adolescente come tanti, non a caso non è stato specificato il luogo, alle prese con i suoi problemi, soprattutto interiori, e con le sue insoddisfazioni che si traducono in un costante malessere che lo portano ad isolarsi persino dai suoi coetanei. Poi tutto cambia ed è la rinascita e l'esaltazione di ciò che, comunque era già in lui e di cui doveva solo prendere coscienza. In effetti sono argomenti che andrebbero approfonditi. Durante la preparazione del lavoro spunti di riflessioni con i ragazzi, e tra i ragazzi, ce ne sono stati. Il risultato è stato che, quasi tutti, hanno scritto anche delle proprie poesie, alcune delle quali custodisco gelosamente, con le quali, durante lo spettacolo finale, abbiamo allestito una mostra di poesie e pensieri

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