Il FIORE BIANCO - Parte I

Fiore di Gelsomino

Con l'estate e facendo appello ai miei Voli Pindarici, ho deciso di scrivere questo breve racconto diviso in due parti. Sottolineando che i nomi dei protagonisti ed i luoghi descritti sono di pura fantasia, auguro una buona lettura a chi avrà la voglia e la curiosità di leggerlo. 

Pronte per partire. E' mattina presto e già il sole illumina a giorno i palazzi. L'aria è frizzante, pulita, intrisa di una piacevole sensazione di avventura. Le ragazze, una delle tre in particolare, sono euforiche. Sanno che dovranno affrontare un viaggio lungo e impegnativo ma stanno partendo per una vacanza che si preannuncia indimenticabile. Gli ultimi saluti, gli ultimi bagagli da sistemare, un bel respiro profondo, la radio ad alto volume e, finalmente, il viaggio ha inizio. La macchina, una inconfondibile Renault bianca modello 19 con il suo alettone posteriore, macina chilometri sull'autostrada X2 senza sforzo. Cantando e scherzando le ragazze quasi non si sono rese conto del tempo trascorso. Il sole è ormai alto, il caldo incomincia a farsi sentire. La Lesano - Cariago è ormai trafficata. E' il caso di fare una breve sosta in autogrill, giusto per sgranchirsi un pò e rifocillarsi. L'area di servizio di Lasciba è gremita di gente. C'era da aspettarselo ma per le tre ragazze non è affatto un problema. Non hanno fretta. Devono imbarcarsi a Villa Giosari solo nel tardo pomeriggio ed hanno tutto il tempo per arrivare e sbrigare le pratiche di imbarco. Finalmente la partenza con il traghetto. Meta Malissa. Sono solo trenta minuti di traversata ma per Angela è un sogno che si avvera. Vuoi mettere poi la fortuna di potere ammirare un gruppo di mante giganti che sembrano divertirsi a fare loro compagnia? Quando arrivano a Melissa è ormai l'imbrunire. L'adrenalina è ancora alle stelle e le tre ragazze decidono di proseguire anche se dovranno viaggiare su strade secondarie perché un tratto di autostrada è chiuso per lavori. Finalmente decidono di pernottare in un piccolo paesino dell'entroterra. La mattina seguente, con la luce del sole, si accorgono con stupore che il paesino, apparentemente sperduto, pullula in realtà di turisti. Scopriranno più tardi che è famoso per le sue ceramiche. Ogni angolo di strada, ogni casa, ogni muro, persino ogni scalinata ... tutto è tappezzato dai colori accesi e sgargianti delle ceramiche dalle rare fantasie. Per quanto ad Angela non piaccia quel tipo di manufatti certamente ne ammira la maestria degli artigiani di quell'antica arte. Alle ragazze piacerebbe rimanere ancora a parlare con qualche anziano del paese che le guarda incuriosito, ma non c'è tempo. La meta finale, l'isola di Vignafa, è ancora lontana! 

Come finirà?  Perchè "Fiore bianco"? Se il racconto ha suscitato curiosità ti invito a leggere la seconda parte il prossimo mese e a scrivere un commento qui sotto. A presto 😉