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domenica 5 marzo 2023

I VALORI DEL KARATE

Una gara di Kata (Forma) un po' di anni fa


Gli ultimi episodi di cronaca, ai quali abbiamo dovuto assistere sconcertati, certamente non danno adito a fraintendimenti riguardo la caduta dei valori nella nostra società. 
Ritenendo che non sia questa la sede opportuna per analizzarne le cause, i mie Voli Pindarici credono che occorra intervenire su tutti i livelli, anche non necessariamente istituzionali, con azioni efficaci ed interventi educativi di prevenzione.

A tale proposito, anche in forza di esperienze personali prima come atleta e poi come tecnico, i miei Voli Pindarici sono convinti che un'efficace azione in tal senso lo possa svolgere il Karate-Do (la Via del Karate).
Chi pratica il Karate ad un certo livello, sia che si tratti di quello tradizionale sia che si tratti dello sportivo, sa che l'allenamento delle diverse tecniche è solo una parte del percorso del karateka. L'essenza di questa arte marziale è, invece, l'autocontrollo dei sensi, oltre che del proprio carattere, raggiungibile attraverso la Via (Do) ovvero attraverso l'equilibrio interiore (Ki). Il Ki è l'energia vitale che si crea  attraverso l'armonia degli opposti come ci insegna la Natura stessa. Il raggiungimento del Ki, del proprio equilibrio, è quindi "la Conoscenza di se stessi". La Via per ottenerla è il seguire determinati principi alcuni dei quali sono: 
- Umiltà e rispetto (riconoscere i propri limiti e imparare dagli altri; rispettare se stessi rispettando tutti, senza alcuna distinzione)
- Autocontrollo degli atteggiamenti da assumere, oltre che della tecnica
- Tolleranza e fratellanza (un ambiente di allenamento sereno nel dojo, luogo dove si pratica il karate e non semplice palestra, si riflette all'esterno con la capacità di sapere comprendere ed instaurare empatia). 
Tutto questo si traduce nell'acquisire il senso del dovere, la determinazione, il discernimento e la sincerità in un contesto di non violenza, così come insegnava il Maestro Funakoshi con il suo "rei no kokoro" (stato mentale dello "spirito del rispetto").
Il Do ovviamente non è semplice. Si raggiunge per gradi e con pazienza attraverso i diversi livelli che, nello Shotokan (lo stile alla quale i miei Voli Pindarici fanno riferimento per conoscenza diretta), sono: 
- Livelli Kyu (principianti dalla bianca - 6° Kyu - alla marrone - 1° Kyu)
Si basano sull'apprendimento delle tecniche di base ma anche sulla costruzione dell'autodisciplina, della pazienza e della convivenza.
- Livelli Yudansha, o del guerriero (dal 1° Dan - con il quale si inizia ad acquisire la consapevolezza del Do - al 4° Dan - o dell'esperto) 
Alla ricerca di una forma tecnica più personalizzata si affianca quella dell' equilibrio psico-fisico. 
- Livelli Kodansha (dal 5° al 7° Dan)
Indicano la maturità spirituale e tecnica raggiunta anche per esperienza di vita.
- Livelli Irokokoro (dall'8° al  10° Dan)
Si tratta di gradi che rappresentano l'espressione più aulica di questa bellissima arte. Chi raggiunge questi livelli, solo pochi, vive in totale armonia interiore. 

Concludo questo post sperando di non essere stata tediosa e di essere riuscita a trasmettere la bellezza e l'utilità, per i nostri giovani, di approcciarsi a questa meravigliosa Arte. 

  Scrivete un vostro commento, se vi fa piacere, sulle eventuali sensazioni che i Voli Pindarici hanno suscitato in voi. Al prossimo mese 😉


  

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